mercoledì 6 aprile 2011

ehm.



Il mondo è brutto.
Questo non è un motivo valido per smettere di avere l'ambizione di esistere.
Certo, c'è anche da dire che alcuni miei comportamenti non sono neanche presentabili davanti ad una lontana idea di selezione naturale.
Ma poi, di quale specie stiamo parlando?
Dell'essere umano? Quello che si uccide da solo? Di armi, di veleni, di noia? Quello che scatena le guerre? Quello che passa dal cannibalismo, all'omicidio seriale? Dalle perversioni sessuali di qualunque tipo alla depressione per le delusioni delle proprie vite virtuali? Quello che è in grado di annullarsi per delle piccole comodità momentanee oppure che si sfonda di stupefacenti perchè odia sentire il rumore della propria vita vuota?
E poi, fosse così bello essere una persona di successo al giorno d'oggi... è così degno di invidia essere apprezzati per delle cose di basso spessore che però sono comprensibili dai più? E' così bello avere soldi e non valerne neanche i debiti? E' così stimolante portarsi a letto donne che hanno un quoziente intellettivo più basso della loro tenera età anagrafica? E' così gratificante sentirsi magnifici perchè ad adularti sono persone che vogliono ottenere vantaggi da te?

Sapete cosa vi dico?
Io mi stimo.
E lo faccio perché probabilmente io vivrei alla perfezione in un mondo in cui le cose girassero come dovrebbero, dove i sacrifici delle persone vengono ripagati col giusto prezzo.
Perché non mi sembra giusto essere disonesto con chi ripone in me fiducia.
Perché non voglio rovinare i momenti di agio degli altri, anche quando qualcuno di loro non lo merita ed io sono a disagio.
Perché quando lavoro gratuitamente, la gente dovrebbe essermi a dir poco grata, invece anche quando hanno il coraggio di impormi minacce, io mantengo la mia professionalità e continuo a lavorare, perché sono in grado di analizzare prima i miei difetti e dopo la capacità della gente di essere totalmente fuori luogo.
Perché bevo, certe volte più del solito, ma faccio la raccolta differenziata del vetro e soprattutto rimango sempre lucido.
Perché penso prima di parlare, e sono convinto che per parlare sia necessario sempre il momento giusto.
E scusatemi se mi permetto di essere franco anch'io, nonostante io mi chiami Giuseppe.

Ma passiamo alle cose serie...
La tavola che espongo mi ha spinto poco tempo fa verso l'oceano atlantico, fermandosi poco prima.
E' uno dei miei primi tentativi di combattere il problema passandogli di lato, magari con una simpatica pacca sulle spalle.
Nonostante il periodo non fosse quello giusto, il tempo a disposizione neanche e l'umore non ne parliamo, sono contento di queste piccole scintille, e sono contento quando le sento aumentare.
E' una storia da perfezionare, ma la volontà c'è tutta, perchè se muore anche quella è proprio finita.
La sceneggiatura ed il soggetto sono di Alina Mocanca e Giuseppe Minervini.
Le matite e gli inchiostri sono di Giuseppe Minervini.
I colori sono di Alina Mocanca.
Il futuro è di chi riesce a convincerlo.

Ringrazio ancora i simpatici amici della fumetteria - club da ballo "Mago Folklore" di San Felice sul Panaro che con la loro ospitalità e gentilezza hanno ravvivato alcune delle mie giornate.
E' grazie a gente come voi che la vita è bella!